Iniziare a fotografare (seriamente) nel 2016

Passano gli anni, la tecnologia avanza ma una domanda fondamentale (non quella sull’universo e tutto quanto) rimane sempre inalterata, mi viene puntualmente posta da amici e colleghi, che conoscono la mia passione per la fotografia:

Scusa, mi consigli una macchina fotografica per iniziare a fotografare?

Con le varie declinazioni del tipo “che costi poco” o “che non sia difficile da usare”, o nel caso dei più attempati l’inizio di una discussione riguardo una Canon/Nikon a pellicola che avevano una volta, che faceva foto veramente belle!

In genere se in quel momento non le ho troppo girate provo a capire le necessità ed a indirizzarli verso qualcosa di decente e non troppo costoso per poter portare a casa dei risultati decenti con un minimo di apprendimento (il manuale della macchina, questo sconosciuto…), devo dire che ogni tanto qualcuno mi ascolta  🙄

Non fate come ho fatto io!

Prima reflex alla mano ho iniziato a macinare libri e pian piano a seguire workshop, avvicinandomi ad un fotoclub solo in un secondo momento. Partite direttamente dal Fotoclub se ne avete la possibilità, un corso non serve solo ad imparare, che già non è male, ma anche a fare conoscenze, uscite in gruppo, vi invoglia a visionare i lavori degli altri e vi da la possibilità di osservare e toccare con mano tanta attrezzatura, chiedere consigli a chi possiede una cosa che volete acquistare e tante altre cose che permettono di crescere rapidamente e con una spesa minima.

Leggete il manuale, comprate libri di tecnica e sopratutto di fotografie! 

Se ne avete uno leggetelo, le macchine fotografiche odierne sono dei computer veri e propri con una quantità di opzioni esagerate, il manuale è il primo strumento a disposizione per capire cosa può fare la macchina fotografica e come farglielo fare…

A seguire i libri di tecnica fotografica, che non fanno mai male. Ricordo di aver iniziato con Fotografia, teoria e pratica della reflex di Giulio Forti, un tomo bello grosso sulla storia e la tecnica della fotografia che riporta in copertina una frase che non ho più scordato “Nessuna fotografia sarà così rimpianta come quella che non abbiamo scattato”, parole sante!

Per finire i libri di fotografia, partendo per esempio da quelli dei grandi maestri per capire cosa stavano a fotografare, studiare l’arte fotografica è un buon modo per farsi le idee e magari trarre spunto per un proprio progetto.

Due libri della mia collezione personale che vi posso consigliare senza remore sono:

  • Foto:box, due pagine per autore suddivisi per tema, ne scegliete uno che vi attira e continuate la ricerca su Google per approfondire, ne avrete per anni! La mia versione ha la copertina rigida che si chiude magneticamente a mo di cofanetto, molto bello.
  • 52 progetti fotografici, internet è piena di interessanti progetti fotografici per passare il weekend o anche l’anno, ce ne sono che richiedono pazienza e molto tempo. Questo libro e gli altri sul tema sono semplicemente delle belle raccolte cartacee; ogni tanto non mi spiace aprirlo per cercare qualcosa in cui cimentarmi.

 

Quale fotocamera comprare?

E qui torniamo alla domanda iniziale, la macchina fotografica per cominciare ad imparare seriamente la fotografia, tanto tempo fa si andava dal fotografo e si tornava a casa con una SLR (Reflex a specchio singolo), una o due ottiche fisse, altrettanti immancabili filtri UW per proteggere le ottiche da questo mondo crudele, una borsa dove mettere il tutto ed ovviamente un paio di pellicole.

Oggi le cose sono un pochino cambiate, a parte che i negozi dedicati alla fotografia dove trovare personale esperto sono rimasti pochissimi, praticamente tutti partono già da una fotocamera, quella del cellulare, che vi piaccia o no si chiama così e fa le foto, questo è innegabile, ed ha un grosso vantaggio sugli altri modelli…

 

Smarthphone

Se possedete un cellulare di fascia medio/alta avete già il necessario per imparare a fotografare, magari si può spendere qualche euro per un app diversa da quella fornita in dotazione, per avere controlli in più ed il supporto per i file RAW, che consente di lavorare meglio con le immagini digitali, sia sul terminale stesso che su computer.

Rispetto agli altri modelli di fotocamere il grosso vantaggio dello smarthphone è che quasi certamente sarà con voi quando ne avrete bisogno, il secondo è che si può lavorare sugli scatti subito dopo averli fatti, una cosa che adoro fare.

Io attualmente possiedo un Nexus 6P, uno smathphone basato su Android. Scatto principalmente con l’applicazione di sistema, passo a Manual Camera quando voglio più controllo ed a Adobe Lightroom (ho il piano base Creative Cloud per fotografi che lo comprende) quando voglio scattare in RAW. Per l’elaborazione oltre a Lightroom spesso e volentieri utilizzo SnapSeed, gratuito e con un interfaccia semplicemente stupenda.

Nel tempo ho acquistato una serie infinita di accessori, sopratutto aggiuntivi ottici, che magari un giorno recensirò. Per il momento vi segnalo i più utili:

  • Treppiedi Aukey con aggancio per telefono (13 euro su Amazon), essenziale per avere un appoggio stabile, spesso si trova in promozione per una decina di euro, non c’è da pensarci.
  • Polarizzatore circolare Aukey (10 euro su Amazon), lo sovrapponete alla fotocamera, ruotate e magicamente il cielo si colora di un blu intenso e le nuvole spiccano, fantastico.
  • Mini faretto a 16 led (7 euro su Amazon), ce ne sono di vari modelli, quello che ho preso io è molto piccolo e pratico, funziona indipendentemente dal cellulare. Molto utile per i ritratti.

Vantaggi dello smartphone:

  • Sempre a portata di mano
  • Permette di passare dallo scatto all’elaborazione all’istante, le app a disposizione per Android e iOS sono infinite…
  • I top di gamma dell’ultimo anno per qualità non fanno rimpiangere una compatta di fascia bassa

Svantaggi:

  • Accessori utili molto limitati
  • Controlli manuali limitati, lunghe esposizioni solo tramite scatti multipli
  • Siete legati all’obiettivo in dotazione, gli aggiuntivi ottici sono molto divertenti ma compromettono la qualità della foto

 

Compatte

 

La categoria “compatte” copre un repertorio vastissimo di apparecchi fotografici, si va dalle macchine giocattolo da 50€ a modelli come la Sony RX1 e Leica Q che costano migliaia di euro! Quello che accomuna tutte queste macchine più che la compattezza, relativa per alcuni modelli, è l’obiettivo solidale al corpo macchina, ovvero non sostituibile, altrimenti si parla di Mirrorless.

Le macchine più economiche hanno sensori piccoli, simili a quelli montati sugli smartphone e ottiche poco luminose, bisogna arrivare almeno a 300€ per prendere qualcosa di interessante, come ad esempio la prima versione della Sony RX100.

Sony RX100
Sony RX100, la prima compatta con sensore da 1 pollice

La RX100 è una macchina che ha ravvivato il mondo delle compatte proponendo un relativamente grande sensore da 1 pollice in un corpo compatto, con un’ottica dignitosa e tutti i controlli manuali che servono ad un fotografo.

Un sensore grande permette di avere una qualità migliore, anche quando si aumenta la sensibilità del sensore (ISO), e di avere uno sfocato dignitoso, cosa impossibile con i sensori piccoli (alcuni cellulari “barano” via software per ottenerlo, con risultati alterni).

La Sony nel tempo non ha cambiato nome alla RX100 ma ha semplicemente aggiunto un numero che ne indica il modello, attualmente siamo alla quinta incarnazione di questa macchina, che costa 1.100€…

Canon monta lo stesso sensore su diversi modelli della serie “G”, la più compatta della serie denominata G9X si trova a 380€, mentre il modello relativamente più grande, la G7X mark II, che offre un obiettivo nettamente più luminoso, si trova a 575€ circa.

Panasonic, che con la serie “LX” anni fa ha ridato vita al segmento prima che intervenisse Sony, ha da poco rilasciato la LX15, macchina molto interessante con un ottica molto luminosa, per ora il prezzo è sui 700€ ma sicuramente scenderà nei prossimi mesi.

Fujifilm offre due compatte con sensore APS-C (più grande di quello da 1 pollice), la più economica è la X70 sui 600€, l’ottica montata su questa macchina è un 28mm f/2.8 fisso, ovvero non è presente uno zoom. Una macchina che a me non dispiace affatto, ma per chi inizia non avere uno zoom potrebbe essere un limite.

Nikon un po’ in ritardo ha presentato 3 interessanti compatte con sensore da 1 pollice, ma non si sa ancora quando saranno disponibili.

Vantaggi:

  • Quelle piccole si possono portare facilmente con se, avere la macchina invoglia ad usarla ed a sperimentare
  • Quelle con zoom impressionanti permettono di provare l’ebrezza di fotografare con lunghi obiettivi, che per mirrorless e DSLR costerebbero un pozzo di  soldi
  • In genere se la cavano molto bene con le macro
  • La qualità raggiunta dai modelli professionali e ottima e non mancano tutti i controlli manuali ed i file RAW
  • L’obiettivo non è sostituibile, dovrete imparare a sfruttare al meglio quello che avete
  • Potete usare dei filtri per fotocamere e qualche aggiuntivo ottico se la fotocamera ne prevede uno o se trovate prodotti adattabili su Amazon/eBay
  • Potete usare un treppiedi regolare, flash di ogni tipo ed altri accessori vari
  • Se un giorno comprerete una mirrorless o una DSLR la compatta rimarrà comunque utile come seconda macchina o per quanto vi seccate a portarvi dietro tutta l’attrezzatura

Svantaggi:

  • L’obiettivo non è sostituibile 😉
  • Le fotocamere più economiche hanno pochi controlli e tanti limiti, ve ne stancherete presto
  • Se vi appassionate preso o tardi arriverà il desiderio di passare ad una mirrorless o DSLR

 

Mirrorless e DSLR

Vent’anni addietro si cominciava a fotografare seriamente con una SLR, anche detta reflex, una macchina che permette di vedere dal mirino attraverso l’obiettivo grazie ad uno specchio, al momento dello scatto in una frazione di secondo lo specchio si alza ed espone la pellicola.

Mettete il sensore Digitale al posto della pellicola ed ecco nata la DSLR, stesso principio di funzionamento ma con i vantaggi, e qualcuno direbbe gli svantaggi, del digitale.

Le reflex partono da modelli economici vendute in kit (corpo + obiettivo base) a meno di 400€ per arrivare a soluzioni professionali da migliaia di euro.

Canon EOS 100D
Canon EOS 100D, a memoria la più piccola reflex APS-C esistente

Il lato positivo è che la tecnologia oramai è ben rodata anche sui modelli base, una macchina da 400€ offre già un sensore formato APS-C di tutto rispetto con un obiettivo in dotazione diciamo, onesto. E può montare tranquillamente tutto il parco obiettivi della casa a cui appartiene ed altri tramite adattatori.

Ci sono macchine reflex professionali APS-C, che si distinguono per avere sistemi di autofocus migliori, una raffica più veloce ed in genere la mancanza di impostazioni automatiche (che non interessano ai professionisti). Andando oltre si arriva alle full-frame, ovvero le macchine che hanno il sensore grande come quello della tradizionale pellicola da 35mm, macchine che offrono la miglior qualità possibile ed uno sfocato grandioso, possibile sono con sensori di grande formato.

Il bello della reflex è che si possono sostituire gli obiettivi ed utilizzare accessori di ogni genere, e vedere sempre nel mirino attraverso l’ottica, in tempo reale, con le informazioni principali ben visibili per non distogliere l’attenzione dalla scena.

Le mirrorless sono simili sotto molti aspetti alle reflex, ma differiscono profondamente per l’eliminazione dello specchio, che ha permesso alle varie case di ridurre le dimensioni delle macchine, e con obiettivi creati appositamente, di ridurre dimensioni e peso dell’intero corredo.

Perdendo lo specchio le mirrorless hanno peso anche il sistema prisma/mirino ottico, che permette alle reflex di offrire un anteprima ottica in tempo reale, il mirino quindi, quando presente è di tipo elettronico.

I mirini elettronici non hanno lo stesso feeling di quelli ottici, anche se con l’avanzare della tecnologia stanno diventando sempre più definiti ed offrono il vantaggio di aumentare la luminosità in condizioni di scarsa luce, permettendo di comporre la scena senza problemi.

Se la memoria non mi inganna solo la X-Pro I/II di Fujifilm ha un mirino ottico (io possiedo la prima versione), ma si tratta di una “feritoia” nell’angolo della macchina che tramite opportune lenti e sovrapposizioni digitali mostra cosa vede l’obiettivo, con la possibilità di passare al mirino digitale tramite una levetta.

Reflex o mirrorless?

Bella domanda, ci sono belle macchine in entrambe le categorie, ma quando mi chiedono come iniziare, per tornare al quesito d’apertura, in genere indirizzo verso una reflex economica di Canon/Nikon.

La reflex è bella perché puoi vedere attraverso l’obiettivo, sentirti un po’ fotografo tenendola in mano e cominciare a capire come funziona una macchina fotografica vera. Inoltre per i due marchi succitati si trova di tutto ovunque, sia nuovo che usato, quindi non è difficile procurarsi un’altra ottica piuttosto che un flash senza dissanguare il portafogli.

Vantaggi

  • Pieno controllo, qualità, espansibilità illimitata

Svantaggi

  • Dimensione e peso rispetto alle compatte
  • Si può spendere praticamente all’infinito, finendo per sognare accessori piuttosto che fotografare…

 

Altri tipi di macchine

Giusto per conoscenza andando oltre il full-frame delle DSLR si va sui sensori di medio formato, attualmente utilizzati da Hasselblad, Phase One ed a breve da Fujifilm. Il costo delle macchine e degli accessori sono fuori dalla portata di un principiante, ed in ogni caso sarebbe come affidare una supercar ad un neo patentato.

 

Concludendo

Spero che il mio modesto parere, espresso con quel po’ di esperienza che ho accumulato negli anni, possa esservi utile. Se volete chiedermi qualcosa in merito non esitate a lasciare un commento o a contattarmi.

Buona luce  💡